Roma – 10 settembre 2010 - Tra le sessanta finaliste che si sfideranno sul palcoscenico di Miss Italia 2010 c’è anche Tezeta Abraham, per tutti Tessy, una splendida venticinquenne di origine etiope. Cresciuta in Italia (vive qui dal 1990), cittadina italiana dall'inizio di quest'anno, Tessy arriva a Salsomaggiore con la fascia di miss Gambissima Molise e quando aveva solo 19 anni è stata eletta miss Africa in Italia. Ora, come si legge nella sua scheda di presentazione, punta a bissare lo storico successo di Denny Mendez, l’unica bellezza esotica che abbia mai indossato la corona… ma non diteglielo!
Infatti, contattata al telefono da Stranieriinitalia.it, Tessy racconta che quando una giornalista le fece notare che c’era già stata una miss di colore si arrabbiò tantissimo: “Fu una domanda sbagliata di una giornalista poco moderna. Che significa che una ragazza di colore ha già vinto Miss Italia? Significa che siamo a posto così e non può farlo nessun altra?”
“Secondo me – aggiunge- è sbagliato, è come dire: ‘l’anno scorso dato che ha vinto una bionda, quest’anno quindi è inutile che partecipino le bionde! Io ci rimasi male, ma poi mi fu da stimolo e mi ripromisi di provarci fino all’ultimo. Se ci riuscì la Mendez, allora posso farcela anche io”.
Portando il discorsi su toni completamente informali, Tessy inizia a raccontarci un po’ di lei, da quando partecipò per gioco a Miss Africa in Italia e come da quella vittoria sia cambiata la sua percezione di se stessa: “Per me non era cambiato niente, ma non era lo stesso per le mie amiche. Per loro era un vanto dirsi amiche di Miss Africa, è come se avessero conquistato uno status più importante. Allora ho iniziato a capire e a vivere sulla mia pelle quanto fosse difficile l’integrazione.”
La sua risposta ci incuriosisce perché troviamo nelle sue parole molto rammarico e le chiediamo di raccontarci proprio com’è stata la sua integrazione. “Di certo – dice - non posso dire che gli italiani sono razzisti perché non è vero, però c’è molta diffidenza verso gli stranieri, soprattutto noi di colore”.
“Quando ero più giovane – racconta Tessy - soffrivo molto, mi capitava di sentirmi ignorata o non considerata, mi capitava anche quando chiedevo informazioni a delle signore anziane! Di certo non li colpevolizzo perché loro hanno una cultura ormai sedimentata e sono poco aperti agli stranieri, però non lo posso accettare tra i giovani o nelle istituzioni. Questa differenza ho iniziata a percepirla quando ho iniziato a viaggiare, all’estero conti solo come uomo o donna, il resto non importa”. STRANIERIINITALIA
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